Stomachevole

Mi sono sempre chiesto perché attorno allo stomaco si è sviluppata una ricca espressività linguistica per lo più negativa: stomachevole, peso sullo stomaco, buco nello stomaco, voltastomaco, pelo sullo stomaco, stare sullo stomaco, (veramente sullo stare da qualche parte del corpo umano, del genere maschile soprattutto, c’è posto più corrispondente…), stomaco di ferro, pugno nello stomaco, ecc…, ecc… Forse tutto questo nasce nel lontano 1822, a Mackinac Island una piccola isola situata nel Lago Huron, uno dei Grandi Laghi che dividono Stati Uniti e Canada, nello stato americano del Michigan. Allorché un dottore, William Beaumont, per anni medico nell’esercito, il 6 giugno comincia a curare un certo Alexis St. Martin Martin, un analfabeta subordinato franco-canadese, cacciatore di pelli per l’American Fur Company, che fu sparato nell’intestino da un collega cacciatore alla base commerciale dell’isola di Mackinac. La ferita, poco più grande del palmo della mano, interessava un polmone, due costole, e lo stomaco.   Il dottor Beaumont curò con successo la ferita del povero disgraziato, ma non riuscì a chiudere completamente il buco nello stomaco.  Così quando St.Martin mangiava e beveva, un po’ del succo dello stomaco, del cibo e delle bevande venivano fuori. Era la prima volta che si poteva osservare direttamente la digestione umana come si verifica nello stomaco, così l’intraprendente dottor Beaumont, valutato come uno dei “padri” della moderna fisiologia gastrica, cominciò a sperimentare a stomaco aperto e a dare da mangiare a San Martin attraverso “clisteri nutrienti”….. Premesso questo, come risposta più probabile che riesco a dare alla mia iniziale curiosità, non fosse altro per fare giustizia a questa lunga consuetudine di ostracismi, biasimi e disconoscimenti di cui è oggetto lo stomaco, voglio esprimere un elogio a quest’organo interno che stimo molto. Innanzitutto, perché è mio fedele alleato sia contro le ingordigie del mio infinito materialismo e sia perché quando sento le farfalle nello stomaco i mei pensieri, le mie emozioni e la mia condotta si fanno più leggeri….  Ma soprattutto perché io, lo stomaco, l’ho anche sempre considerato il salvatore di tanti personaggi fantastici ingoiati, che alla fine, grazie a lui, sono sati restituiti salvi, trasformati e pure maturi: Giona e Pinocchio i due bocconi più celebri! Per me lo stomaco quindi non è un ambiente acido, un laboratorio alchemico, un luogo dove tutto viene disintegrato per essere digerito. Per me lo stomaco è un luogo accogliente, emozionale, come dimostrano i personaggi cresciuti e trasformati dentro di lui pronti a ritornare alla vita. Lo so, ho un grossolano modo di pensare, ma per me lo stomaco in realtà è quasi un utero, dove si entra però passando dalla bocca….Per i mie, che si sono sempre espressi in siciliano, lo stomaco era uguale a “anima”. Perché in Sicilia l’entità spirituale, che comprende tutte le facoltà del sentire e del ragionare, aveva sede sia nella testa, sia all’altezza del cuore sia poco più sopra dell’ombelico, “n’u stommacu”. Parlando con un’amica “nordica” che ne sa un bel po’ sulle tre anime così collocate, mi ha riferito che questa non è solo una convinzione sicula, ma che diverse civiltà antiche, dall’Estremo Oriente al Sud America, dagli eschimesi agli ebrei, passando per l’Africa, per i nativi americani e per le Hawaii, hanno basato le loro tradizioni e credenze sullo stesso pensiero. Se avete voglia di approfondire andatevi a rileggere il mio post di qualche anno fa https://www.morsidigusto.it/2016/05/luovo-sbattuto-magia-terapeutica.html, a conferma di quanto appena detto.  A questo punto potrei essere tentato di chiudere il discorso qui. Invece, insisto sperando almeno che lo stomaco, localizzato nella parte sinistra della zona superiore dell’addome, dopo questo mio post non rimanga avvolto nei soliti fumi propagandistici della pantomima politica che lo proclama proprio paladino: di destra, di sinistra, liberale, cattolico, conservatore, progressista. Allora si che mi risulterebbe stomachevole.

2 commenti su “Stomachevole”

  1. Come sempre ci regali fantasiose pillole di cultura guadando i fiumi dalla storia all’attualita’ per vie gastronomiche
    finanche negli irti sentieri della medicina .
    Chapeau , mon ami !

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